16 aprile, 2025 - Staff
Il Clear Summit 2025 ha raggiunto oltre 500 professionisti del mondo della finanza, 200 dei quali hanno partecipato in presenza all’evento organizzato da CheckSig. Interessati a capire come Bitcoin e crypto-asset stanno cambiando i portafogli di investimento, hanno seguito gli interventi di protagonisti dell’industria e dell’università, regolatori, politici e giornalisti. In particolare, sono stati presentati risultati quantitativi che dimostrano la bassa correlazione di Bitcoin con le altre asset class e la richiesta degli investitori italiani di poter accedere a servizi finanziari cripto offerti da banche e intermediari tradizionali.
L’evento è partito con il keynote speech di Federico Grom: l’imprenditore ha raccontato la sua esperienza di successo nell’innovare il mondo del gelato offrendo spunti di provocazione per il settore della finanza.
La notizia più significativa presentata al Clear Summit è la richiesta degli investitori italiani per servizi Bitcoin e cripto offerti da operatori tradizionali. È quanto emerge dal Crypto Banking Survey 2025, condotto su un campione rappresentativo di 1.000 italiani tra i 20 e i 60 anni, occupati e bancarizzati. La ricerca è stata illustrata da Michele Mandelli (managing partner CheckSig) e Alberto Grisoni (direttore di AziendaBanca). “Il 24% degli intervistati ha già investito in criptovalute e un ulteriore 29% intende farlo in futuro”, ha spiegato Mandelli. “Ma il dato più rilevante è che il 68% si aspetta che la propria banca offra uno o più servizi legati alle cripto, tra cui conti dedicati, possibilità di acquisto/vendita e consulenza qualificata”. Un cambiamento, quello delle abitudini finanziarie, che secondo Mandelli è destinato ad accelerare: “Chi oggi investe in strumenti finanziari tradizionali o dispone di patrimoni significativi considera ormai le criptovalute una vera e propria asset class”. E lancia un monito al sistema bancario: “un italiano su due si dice disposto ad aprire un conto presso un’altra banca per accedere a servizi cripto”.
Il Clear Summit ha offerto anche un’analisi di mercato aggiornata al primo trimestre 2025. Nonostante un calo del 19% della capitalizzazione globale delle criptovalute, Bitcoin ha mostrato resilienza, mantenendo volumi di scambio robusti e limitando le perdite, in un contesto reso incerto da tensioni geopolitiche, timori di recessione e nuove politiche commerciali globali. Ferdinando Ametrano (direttore scientifico del Digital Gold Institute e CEO di CheckSig) ha presentato il report trimestrale dell’Istituto, evidenziando che “contrariamente a quanto spesso si legge, l’analisi quantitativa conferma la bassa o trascurabile correlazione di Bitcoin con le asset class tradizionali. Per questo Bitcoin rappresenta una straordinaria opportunità di diversificazione per i portafogli di investimento. Inoltre, Bitcoin continua a distinguersi per solidità rispetto al resto del comparto”.
Questo scenario, sempre più maturo e regolamentato, sta spingendo anche i grandi attori della finanza europea a muoversi nel settore. BBVA e Deutsche Börse sono già operative sui servizi cripto, e Intesa Sanpaolo potrebbe presto seguire. Un’evoluzione che trova conferma anche nel panel con esponenti della finanza tradizionale come Simone Calamai (Fundstore), Antonio Cesarano (Intermonte SIM), Luisa Graziani (Romed) e Giordano Martinelli (AcomeA SGR). Tutti hanno riconosciuto la rilevanza strategica degli asset digitali nella costruzione dei portafogli e discusso le sfide operative e normative che attendono il settore. Il messaggio condiviso è chiaro: le cripto non sono più una nicchia, ma una realtà con cui la finanza tradizionale deve confrontarsi, con anche il sostegno delle autorità di vigilanza.
Il Clear Summit ha dato spazio a un dialogo ampio sul ruolo dei crypto-asset nel sistema Paese. I parlamentari presenti – Giulio Centemero (Lega), Marcello Coppo (Fratelli d’Italia), Gianmauro Dell’Olio (Movimento 5 Stelle) e Cristina Tajani (Partito Democratico) – hanno discusso delle opportunità legate all’innovazione digitale e della necessità di una regolamentazione chiara e non discriminatoria, anche dal punto di vista fiscale.
Particolarmente sentito anche il tema dell’educazione finanziaria toccato da Pasquale Munafò (Consob) e Emanuela Rinaldi (Università Bicocca), che hanno sottolineato l’importanza di costruire percorsi di consapevolezza per un uso corretto e sicuro della finanza digitale.
Il Clear Summit 2025 è stata l’occasione di fare il punto sui cambiamenti degli ultimi 12 mesi nell’interazione tra mondo cripto e finanza tradizionale. Quanto era stato prospettato nell’edizione 2024 in termini di crescita del prezzo Bitcoin e dell’adozione globale della nuova asset class ha effettivamente trovato conferma nelle dinamiche del mercato e della sua regolamentazione. I prossimi mesi saranno la verifica dell’apertura degli operatori finanziari italiani ed europei. L’appuntamento è per il Clear Summit 2026.
© CheckSig S.r.l. Società Benefit - P.IVA 11028330964 | CheckSig Suisse AG - CHE-183.628.610