16 ottobre, 2024 - Staff
Oggi il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha annunciato che con la prossima legge finanziaria l’imposta sostitutiva sulle plusvalenze cripto salirà al 42%, dal 26% finora applicato e usuale per le rendite finanziarie.
Da gennaio 2024 CheckSig è il primo operatore a livello internazionale ad operare come sostituto d’imposta cripto per i propri clienti, siamo da sempre in prima linea nel garantire conformità fiscale e un servizio di alta qualità per gli investitori in cripto. Per questo non esitiamo oggi a denunciare il carattere iniquo dell’iniziativa e confermare il nostro impegno a supportare i clienti sul fronte fiscale.
”L’imposta sostitutiva al 42% annunciata per il 2025 dal viceministro Maurizio Leo sarebbe fiscalmente discriminatoria e quindi iniqua, probabilmente anche incostituzionale”, ha dichiarato Ferdinando Ametrano, amministratore delegato CheckSig. ”Avrebbe l’effetto dannoso per l’erario di far fuggire dall’Italia i capitali cripto che possono farlo e indurrebbe gli atri a realizzare il capital gain entro la fine del 2024, con evidenti effetti distorsivi del mercato. Inoltre, creerebbe uno squilibrio irragionevole rispetto agli strumenti finanziari come derivati, ETP, ETC e ETF cripto, che sono tassati al 26%, mettendo in grave difficoltà l’industria italiana dei servizi cripto“.
Ametrano ha sottolineato la necessità di un approccio più equilibrato: ”Auspichiamo un dialogo costruttivo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, per trovare soluzioni che, pur aumentando l’efficienza della raccolta tributaria, non penalizzino ingiustamente gli investitori e l’industria cripto italiana“.
Nel frattempo, CheckSig continua a fornire ai propri clienti supporto fiscale, assistendoli nei loro adempimenti e offrendo un servizio completo per la gestione e protezione del proprio patrimonio cripto.
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