11 gennaio, 2024 - Staff
Milano, 11 gennaio 2024 - A dieci anni dalla prima richiesta, la SEC ha finalmente autorizzato l’ETF Bitcoin. Approvando le richieste dei principali asset manager internazionali, come BlackRock e Fidelity, la SEC di Gary Gensler ribalta la posizione ostile tenuta dai suoi predecessori ed apre al mercato la possibilità di investire in Bitcoin attraverso l’ETF.
“Si tratta di una svolta storica che marca l’ingresso di Bitcoin come bene di investimento nel mondo della finanza tradizionale” – commenta Ferdinando Ametrano,amministratore delegato CheckSig – “Se finora, con qualche ragione, l’ecosistema cripto era presentato come un Far West popolato da truffatori, è ormai diventato evidente a tutti che l’oro c’è e luccica: si chiama Bitcoin; per questo lo sceriffo è arrivato in città e, dopo aver fermato Sam Bankman-Fried (FTX) e Chanpeng Zhao (Binance),ha iniziato a dare le licenze di sfruttamento minerario (gli ETF)”.
Gli ETF faciliteranno l’investimento in Bitcoin a quegli investitori che per le difficoltà della detenzione diretta o per l’incapacità di individuare intermediari affidabili sono rimasti finora “alla finestra”. “È facile immaginare l’ingresso di significativi capitali, anche per la rilevanza degli asset manager che hanno promosso gli ETF” – continua Ametrano – “Per questo ritengo plausibile che nel 2024 Bitcoin possa far registrare nuovi record di prezzo, sulla scia della rimarchevole performance registrata nel 2023 (+155%). Ci sono anche altre ragioni che sostengono una ipotesi rialzista: l’apertura europea (con la regolamentazione MiCA ed i chiarimenti fiscali in Italia e altrove ), l’halving (il dimezzamento dei Bitcoin emessi che avviene ogni 4 anni ed ha storicamente coinciso con cicli rialzisti) e l’attesa discesa dei tassi di interesse”.
Ovviamente, gli ETF offrono solo esposizione finanziaria a Bitcoin, non ne rappresentano il possesso diretto. “Come nel caso dell’oro fisico, l’ETF sull’oro digitale Bitcoin ne replica solo la performance finanziaria, ma sul mercato resta anche la domanda di possesso diretto, specialmente tra coloro che considerano Bitcoin come bene rifugio, facilmente e istantaneamente trasferibile” - conclude Ametrano - ”Quello è il mercato che cerca intermediari affidabili e nel quale CheckSig eccelle per la qualità dei servizi offerti: dalla compravendita alla custodia, dalla formazione al supporto fiscale. Non solo siamo l’unico operatore italiano ad offrire coperture assicurative e audit indipendente di terze parti, ma siamo anche primi nel poter svolgere il ruolo di sostituto d’imposta per i nostri clienti“.
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