Le vicende di The Rock Trading non hanno alcun impatto diretto su CheckSig e sui fondi dei nostri clienti
Alla luce delle notizie degli ultimi giorni, che riguardano The Rock Trading (TRT), CheckSig sottolinea che:
tali vicende non hanno alcun impatto diretto su CheckSig e sui fondi dei nostri clienti: l’esposizione di CheckSig verso TRT è, infatti, nulla. Inoltre, CheckSig non è parte del gruppo Digital Holding che controlla TRT: Digital Holding risulta nella nostra compagine azionaria ma la sua entità è talmente contenuta (0,8%) da non intaccare né la nostra solidità, né la tempistica dei nostri piani di sviluppo.
CheckSig offre l’accesso al mercato tramite una molteplicità di borse di scambio, in una logica di best execution, eseguendo le operazioni sugli exchange che forniscono in quel momento le migliori condizioni di liquidità e prezzo. Gradualmente, nel corso degli ultimi mesi, abbiamo riscontrato un disallineamento di TRT rispetto alle altre borse: per questo abbiamo precauzionalmente ridotto la nostra operatività fino ad azzerarla. Il fatto che il gruppo che controlla TRT abbia una minoritaria quota aziendale in CheckSig non è per noi mai stato motivo di deroga alle logiche di best execution ed alle valutazioni di affidabilità delle varie borse di scambio, essenziali per la tutela degli interessi dei nostri clienti.
queste vicende hanno sicuramente un impatto reputazionale su tutto l’ecosistema. Situazioni di questo tipo evidenziano la necessità di ribadire l’indicazione di non detenere asset sulle borse di scambio, se non per le esigenze di trading. Inoltre, è impellente che l’industria dei servizi cripto adotti i meccanismi di tutela e trasparenza di cui CheckSig si fa promotore ormai da anni: prova di riserva, audit indipendente, garanzie assicurative, segregazione degli asset dei clienti rispetto a quelli della proprietà.