CheckSig: record di clienti e masse in custodia

• Si conferma anche nel primo semestre 2023 la crescita della fintech italiana, con percentuali a tre cifre.
• Dalla sua costituzione nel 2019, CheckSig non ha finora mai avuto battute d’arresto, nemmeno nel crypto-winter del 2022.
• In controtendenza la sua clientela: persone ad alta patrimonializzazione e interessate ad investimenti in Bitcoin e asset digitali con un orizzonte di medio-lungo periodo.

CheckSig – la fintech nata nel 2019 per semplificare l’investimento in Bitcoin e asset digitali a investitori privati e istituzionali – prosegue con successo nel suo percorso di crescita e chiude il primo semestre 2023 con un nuovo record di clienti (+33% da inizio anno, +73% rispetto a 12 mesi fa) e masse in custodia (+19% da inizio anno, +51% rispetto a 12 mesi fa).

Questi dati beneficiano di un semestre positivo per i crypto-asset, ma sono rilevanti perché superano l’andamento del mercato: infatti, Bitcoin si è “fermato” a +83% da inizio anno e +43% negli ultimi 12 mesi, ma il controvalore euro delle masse custodite da CheckSig è cresciuto del +116% e +122% rispettivamente, superando i venti milioni di euro. Inoltre, i dati confermano un trend sempre positivo per l’azienda italiana, capace di crescere mese dopo mese anche durante il cosiddetto crypto-winter del 2022.

La reputazione di CheckSig è basata su fatti oggettivi e misurabili: primo e finora unico custode al mondo a dare prova di riserva pubblica, è l’unica azienda cripto italiana ad avere coperture assicurative e controlli di audit esterni ed indipendenti. La società punta sempre più a rafforzare gli standard di trasparenza per la tutela degli investitori: lo scorso maggio, il suo progetto “Prova di Riserve Individuale” (Individual Proof of Reserves, iPoR) è stato selezionato nella Call for Proposals del centro di innovazione della Banca d’Italia.

Il posizionamento in controtendenza della fintech italiana emerge anche dall’analisi del comportamento dei suoi clienti. Se le cripto-attività sono spesso scelte in un’ottica di trading, i clienti di CheckSig investono, invece, in una logica buy and hold di medio-lungo periodo. Già nel 2022 effettuavano operazioni d’acquisto per volumi nettamente superiori a quelli di vendita (3,6 milioni di euro contro 170mila euro), comportamento confermato in questo primo semestre 2023 che ha visto acquisti per 2,2 milioni di euro e vendite per meno di 500mila euro.

A riguardo commenta Ferdinando Ametrano, cofondatore e amministratore delegato di CheckSig: “il dato è in controtendenza rispetto al mercato cripto, ma in linea con il nostro posizionamento. Gli investitori che vogliamo raggiungere sono consapevoli e finanziariamente evoluti: privati ed aziende in cerca di diversificazione ed efficienza allocativa per il loro portafoglio. In Italia siamo il punto di riferimento per gli high-net-worth individual, persone ad alta patrimonializzazione cripto, a cui offriamo la sicurezza della nostra custodia, ma anche la best execution dei loro ordini ed una incessante attività formativa. Questi clienti si rivolgono a noi direttamente, talvolta anche per l’indicazione dei loro consulenti finanziari”.

La trasparenza e conformità regolamentare sono alla base della capacità di CheckSig di relazionarsi con i protagonisti dell’intermediazione finanziaria. L’anno scorso, CheckSig ha stretto accordi con primarie realtà della consulenza indipendente, come IFA Consulting. “Incontriamo le grandi reti di distribuzione nei nostri appuntamenti di formazione, tuttavia per ora guardano al mondo cripto dalla finestra” – aggiunge Ametrano – “i consulenti indipendenti, invece, stanno prudentemente accompagnando i loro clienti alla scoperta di questa nuova asset class di investimento”.

Ma anche nel mondo della finanza tradizionale qualcosa si muove: CheckSig ha stipulato una partnership con Tinaba, la fintech per i servizi bancari tradizionali e di nuova generazione, per consentire ai suoi clienti l’investimento nel mondo cripto. Avendo adottato l’infrastruttura ”Crypto-as-a-Service” di CheckSig, Tinaba gode di un servizio end-to-end completamente presidiato, che combina best execution, gestione della liquidità, post-trade settlement, custodia e reportistica fiscale: una soluzione facilmente integrabile nei sistemi e processi bancari, in grado di semplificare complessità funzionali e ridurre a poche settimane i tempi di messa in produzione.

“È inevitabile” – conclude Ametrano – “che anche la finanza tradizionale dovrà sempre di più offrire servizi in ambito cripto. Basta pensare ai dati recentemente diffusi dall’Organismo Agenti e Mediatori (Oam) a riguardo del mercato italiano: gli investimenti in cripto detenuti presso intermediari superano il miliardo di euro e sono destinati ad aumentare considerando che il 65% degli investitori ha meno di 40 anni. CheckSig è qui per accompagnare il mondo della finanza tradizionale nella gestione sicura e trasparente di questa nuova asset class, che può crescere molto nel segmento di clientela più maturo e facoltoso ed è imprescindibile per la clientela che diventerà significativa nel prossimo decennio”.

Scarica il comunicato stampa.

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